27 Gennaio 2004 / 7 Febbraio 2004
Shirin dipingeva i suoi stati d'animo dandogli le sembianze di case o palazzi, dalle forme yemenite o rinascimentali. Quelle biancvhe ernao le superbe, le aggressive- Quelle rosse erano le diversità da capire e amare. L'amore era un notturno, il cielo madreperlaceao avvolge accarezzando l'edificio dalla prospettiva inesistente, perchè vista dagli occhi di Shirin, non da quelli della razionalità.
Anna Lucchini