3 Ottobre 2018 / 16 Novembre 2018
Qual è il futuro di una città densamente popolata? Come può un paesaggio urbano cambiare il modo in cui percepiamo l'architettura e il suo linguaggio artistico?
La mostra Den-City Urban Landscape affronta il tema della rappresentazione della scena urbana e la sua densità unendo storia e contemporaneità, visioni architettoniche e scenari, per un possibile vicino futuro. I disegni di architettura, i ‘capricci’, le felici fantasie di Sergei Tchoban, raffigurano paesaggi urbani dove Piranesi si incontra con architetture sospese chiamate a sovrapporsi, per addizione stilistica e temporale, alle scene della città storica. La sovrapposizione, il contrappunto, la stratificazione di linguaggi e volumi, caratterizzano la serie di visioni urbane rappresentate dalla selezione delle opere in mostra. È un atteggiamento, quello di Tchoban, consapevole del confronto con il passato costruito che ogni nuova architettura deve necessariamente prevedere. Den-City rapprensenta allora l’opera pittorica di un architetto costruttore, che trova in questa forma di espressione lo strumento per comunicarci l’oggettiva condizione in cui operare come architetti; costruire per layers sovrapposti piuttosto che sposare la strada della tabula rasa di stampo tardo modernista.
L’addizione di architetture e il loro confronto, raffigurate nella serie di questi disegni di fantasia, trova poi riscontro e analogia nella città reale: i ‘ritratti’ di Macau e Shanghai, di Bangkok, Delhi e Tokyo, istantanee di paesaggi urbani del nostro presente trovano nella stratificazione di segni e architetture, insegne e immagini, la loro affinità tematica.
L’opera di Sergei include schizzi a pastello che traggono ispirazione dai suoi viaggi in Asia che catturano la densità della struttura urbana e l'inevitabile commistione delle scene urbane in continuo cambiamento. Utilizzando acquerelli, inchiostro di china e di seppia su carta, l'artista esprime l'unicità di un luogo, includendone anche la storia culturale tra passato, presente e futuro. (M. V.)
Catalogo con testo di Matteo Vercelloni