13 Novembre 2017 / 12 Gennaio 2018
Michele De Lucchi torna alla Galleria Antonia Jannone di Milano con Cataste, la nuova mostra dedicata a una serie di sculture inedite e opere su carta. Con Cataste affronta nuovamente i temi a lui cari: la natura, la semplicità, il costruire, raccogliere, preservare, curare, ordinare, prendere e dare forma. Le dieci sculture in legno di noce, così come i disegni su carta, tutte opere realizzate nel 2017, raccontano altrettanti mondi, altrettante forme. Le cataste sono fabbricati semplici, necessari, inaccessibili, così le sculture di De Lucchi diventano simboli di un costruire antico e propongono una riflessione sui valori estetici e funzionali di oggi.
Lasciatemi per un attimo idealizzare il concetto di catasta. Sono proprio degli altari alla natura e ai boschi. La parola “catasta” poi è di per sé una poesia, per il legno di cui è fatta, per quello che evoca e, nella lingua italiana, per il suono della parola stessa. So bene che non sempre sono belle e curate e spesso sono un oltraggio all’ambiente e al paesaggio. Ma qualche volta le cataste sono vere e proprie costruzioni, piccole casette o vere cattedrali con grandi tetti che le coprono, tenendo insieme i tozzetti e riparando dalla pioggia e dalla neve. Michele De Lucchi