11 Giugno 2006 / 30 Giugno 2006
Nato a l’Aquila nel 1948. Elementari alla rinnovata Pizzigoni dove coltiva giacinti e tulipani, coglie foglie di gelso per allevare bachi da seta, modella e disegna in classe, per terra, carta da pacco con tempere e terre naturali.
Odia il pianoforte –strumento obbligatorio- ama il pallone e il movimento. Seguono il Liceo Leonardo da Vinci, un lavoro durante gli studi universitari al totalizzatore all’ippodromo di San Siro dove vende accoppiate da 200 lire, la laurea in medicina e chirurgia, l’acquisto con i proventi della pittura della Norton commando prima serie, il militare in aeronautica dove riceve dalle mani di Annigoni il II premio di pittura “Annigoni”.
Nel ’75 la prima mostra personale alla Makno di via Dante, 14 e il coronamento del mito: andare e tornare dall’India via terra.
E’ il 1976 ultimo anno prima del rovesciamento della monarchia in Afganistan, paese da cui riporta una sfrenata passione per il genere Gandhara. Seguono la nascita del primo figlio Dario concepito al casello di Melegnano all’inizio del viaggio medesimo e la messa a dimora di una piccola palma comprata alle bancarelle del porto di Stromboli dove, voltando pagina in una nuova storia d’amore rimarrà naufrago felice con Benedetta. La palma ormai è alta 10 metri ma accanto a loro c’è un tenero germoglio: Bernardo che ha fatto le elementari dai Barnabiti e che ha detto di voler studiare da Papa.
Carlo Vespa vive e lavora a Milano in via Locatelli e fa il dentista in Piazza della Repubblica 7 giusto la distanza di un par5 che tutte le mattine percorre a piedi sognando la sua isola lontana.
Ha scritto: Memorie di odori (1990), Matrimonio a Santiago (1999), Una nave, una palma e un barattolo (2001).