Vincenzo Nucci è nato a Sciacca, in provincia di Agrigento, nel 1941. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Palermo e l’Accademia di Belle Arti di Agrigento, ha insegnato tecniche murali all’Istituto d’Arte di Sciacca e successivamente ha rinunciato a questo incarico per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Le sue prime personali, nel decennio fra il 1960 e il 1970 in varie città italiane, lo vedono impegnato in temi di grande drammaticità e impatto sociale, come la guerra del Vietnam e il terremoto (territorio) del Belice. Sono questi gli anni nei quali inizia a partecipare a numerose rassegne nazionali ed internazionali.
Ma già a partire dal decennio successivo, la ricerca pittorica di Nucci si allontana dalle vicende strettamente sociali e si precisa con sempre maggiore chiarezza: dipingerà solo paesaggi, anzi il paesaggio siciliano; e del paesaggio siciliano si definiscono anche i “confini”: la casa padronale, le mura di cinta, dove si arrampicano rigogliose buganville fiorite di lacche rosse, le antiche rovine di Selinunte e infine lei: la palma, protagonista e simbolo della fascinosa Sciacca araba così amata dal pittore.