Orsina Sforza è nata a Milano, ha studiato e lavorato a Londra, San Francisco e New York.
Attualmente vive e lavora a Roma.
Ha tenuto varie mostre personali a New York, Londra, Milano e Roma.
Fra gli altri hanno scritto della sua pittura: Sue Hubbard, Ottiero Ottieri, Patrizia Cavalli, Mirta d'Argenzio e Diane Kelder.
Nel corso degli ultimi vent'anni ha creato le sue "luci", lampade uniche, fatte con le sue mani in materiali semplici come carta, plastica o stoffa e legno, ferro o plexiglass, che sono state vendute in tutto il mondo e in svariate aste e mostre.
Ha disegnato scene e costumi per l'opera "Risvegli" di Patrizia Cavalli al festival di Spoleto 2016, scene per "La Morte di Anton Weber" al teatro Comunale di Firenze, verti per Barovier Toso e lampade per Zanotta.