Jonathan Guaitamacchi è stato uno dei tanti talenti scoperti da Luciano Inga Pin; diplomato all’Accademia di Brera a Milano, vive tra Milano, Londra e Cape Town. Collabora negli anni della formazione come disegnatore e consulente artistico per diversi studi di architettura e design milanesi.
Nei primi anni ’90 si concentra sulla pittura, realizzando paesaggi urbani in bianco e nero di grande suggestione. Nel 1997, dopo un periodo di lavoro passato all’interno degli impianti dismessi alla Bovisa di Milano, nell’area gasometri, l’AEM (Azienda Energetica Municipale del Gas) presenta la sua prima personale all’interno delle Officine della Pressione, con presentazione di Carlo Bertelli e Antonello Negri.
Nello stesso anno vince il “Premio Suzzara”, ex aequo, edizione 1997/98.
Inizia ad esporre in Italia e all’estero, specie in Sud Africa, paesaggio spesso ripreso come soggetto delle sue tipiche vedute a volo d’uccello (serie “Target”) che ne caratterizzano un’inconfondibile taglio prospettico e lo rendono noto al grande pubblico. Ha al suo attivo numerose mostre in Europa, Cina, Sud Africa e America.